sabato 13 giugno 2020

Riassunto #step24

"Tutto è numero. Il numero è in tutto. Il numero è nell'individuo. L’ebbrezza è un numero." (Charles Baudelaire)

Il Numero è parte integrante della realtà e della vita dell'uomo fin dalla Preistoria.
A partire dall'infanzia siamo abituati a riconoscerlo come l’oggetto di studio dei matematici, molti dei quali coltivano l’utopia di spiegare l’intero universo in termini numerici.
Nell'antichità i Greci furono i primi a pensare che esso abbia un ruolo centrale nell'analisi e nello studio della realtà. Coloro che credettero in questa valenza interdisciplinare del numero furono i Pitagorici che lo interpretarono, in chiave filosofica, come il principio primo di tutte le cose. In seguito si sono sviluppate tre differenti accezioni di questo termine, che viene inteso come idea, simbolo e strumento.

Platone intese il numero come idea, sostenendo che appartiene al gruppo delle idee innate. Alla visione platonica si oppose nel 1900 il Formalismo, una corrente della filosofia della matematica, che criticò l'approccio ontologico del filosofo greco, concentrandosi maggiormente sulla valenza logica del numero. 

La semplicità e l’immediatezza espressiva sono due delle caratteristiche che hanno reso più accessibile il concetto di numero, tanto da essere utilizzato dall'arte, dalla poesia e dalla letteratura, per comunicare contenuti particolarmente alti o complessi. Pertanto i numeri hanno assunto una vera e propria valenza simbolica, come è dimostrato ad esempio dalla Divina Commedia, in cui Dante utilizza la simbologia numerica per rimandare ai concetti chiave della religione cristiana. 

Attualmente l'applicazione comune del concetto di numero è legata al mondo scientifico e allo studio e all'analisi della realtà. I numeri permettono infatti all'ingegnere, o chi per lui, di comprendere meglio ciò che sta studiando, di compiere un’analisi dei dati da interpretare, al fine di elaborare un’ ipotesi risolutiva. I numeri inoltre ci narrano la realtà e, nonostante i loro limiti, ricorrono spesso nei media e nelle serie TV, che sono il mezzo più efficace e utilizzato per raccontare la società contemporanea. 

In conclusione, è vero che tutto è numero e il numero è in tutto, perché tutto è quantificabile e quindi misurabile, ma ancor di più è vero che “l’ebbrezza è un numero”, perché attraverso il numero l’individuo non può che arrendersi di fronte al mistero della sua esistenza e della realtà che lo circonda.

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