mercoledì 8 aprile 2020

Numero nella poesia #step07

Poesia sui numeri 

Trilussa 1871-1950
– Conterò poco, è vero:
– diceva l’Uno ar Zero –ma tu che vali? Gnente: propio gnente.
Sia ne l’azzione come ner pensiero
rimani un coso voto e inconcrudente.
lo, invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento?
Centomila.
È questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so’ li zeri che je vanno appresso. 



Questa poesia è stata scritta da Trilussa, giornalista, poeta e scrittore italiano, particolarmente noto per le sue composizioni in dialetto romanesco.
In questa pungente poesia scritta nel 1944 il poeta accosta il numero 1 al dittatore, il quale acquista più forza con l'aumentare dei suoi seguaci, proprio come l'1 che incrementa il suo valore in base al quantità di zeri che si posizionano dietro di lui.
Trilussa paragona dunque chi segue il dittatore allo zero, definendolo  sia moralmente sia intellettualmente uno “zero”, ovvero come un individuo che rinuncia alla sua dignità di persona libera, che è la cosa più preziosa che possiede.

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