domenica 22 marzo 2020

Storia #step02

Origine e evoluzione del termine numero nel tempo

La nozione di numero e in particolare quella di numero naturale è presente già nelle manifestazioni più arcaiche del pensiero matematico. Nel mondo greco il numero, sul piano filosofico, venne sempre concepito come elemento costitutivo di tutte le cose. Infatti sebbene in forme assai diverse, condivisero questa tesi i pitagorici, per i quali il numero è l'essenza di tutte le cose, Platone che concepisce il numero come principio di ordine e Aristotele che definisce il numero: <<Una pluralità misurata o una pluralità di misura>>.

Pitagora, filosofo e matematico greco

Gli aspetti della matematica trascurati dai greci, quali algebra e aritmetica in favore della geometria, fiorirono durante il medioevo grazie al contributo di matematici indiani e arabi, i primi in particolare non esitarono a introdurre nuovi tipi di numeri, come gli irrazionali e i negativi, mentre i secondi assunsero un atteggiamento di maggiore cautela, ma è tramite la loro mediazione che le nuove tipologie di numeri entrarono a far parte del bagaglio tecnico della rinascente matematica europea.

Furono gli algebristi italiani Cardano e Bombelli nel Cinquecento a introdurre per la prima volta i numeri immaginari e complessi in seguito a i loro studi sulle equazioni cubiche, ma la loro esatta natura rimase oscura fino all'Ottocento quando Hamilton li definì come coppie ordinate di reali. Infatti all'inizio del Settecento Leibniz descrisse il numero immaginario: <<Meraviglia dell'analisi; mostro del mondo ideale, quasi anfibio tra l'essere e il non essere>>.

Leibniz, filosofo e matematico tedesco
Una delle attuali interpretazioni del concetto di numero, in ambito filosofico, fu  espressa da Cartesio nel passo seguente:<< Il numero che consideriamo in generale, senza riflettere su alcuna cosa concreta, non esiste fuori dal nostro pensiero, come non esistono tutte le altre idee generali che gli scolastici comprendono sotto il nome di universali>>.
Il numero, dunque, non è più un elemento costitutivo della realtà, bensì un'idea.


Introduzione #step01 -01bis

Definizione

Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita nella quale ogni elemento conta un'unità in più del precedente; tali enti, fatti corrispondere ciascuno a ciascuno degli oggetti che costituiscono un'insieme, servono a contarli, e quindi a indicarne la quantità oppure a indicare il posto occupato da un singolo oggetto in una serie.

Fonte: http://www.treccani.it/vocabolario/numero/

Etimologia

numero dal latino numĕrus

Traduzione

Inglese:      number
Nella cultura anglo-sassone compare per la prima volta circa nel 1300 col significato di "Somma, aggregato di una raccolta" e deriva dal "noumbre" anglo-francese e dal più antico "nombre" francese, ma ha avuto influenza diretta anche dal termine latino "numĕrus", come nel caso della lingua italiana.

Tedesco:    anzahl
Nella lingua tedesca dal punto di vista grammaticale risulta un sostantivo singolare femminile, con rispettivo genitivo: anzahlen. Generalmente non è usato al plurale.

Cinese:      數  (shu)
Arabo:       عدد (eadad)