giovedì 2 aprile 2020

Numero, mitologia, religione #step04

Numero nella mitologia e religione

Il termine numero è presente più volte all'interno della mitologia e assume diverse sfumature di significato, sia dal punto di vista quantitativo che come riferimento temporale e valore simbolico.

Statua di Eracle
Un esempio di numero inteso in termini quantitativi  si trova nel
mito di "Eracle e le dodici fatiche", che racconta la storia di un figlio illegittimo avuto da Zeus con un' umana. Il bambino,  chiamato Eracle, dovette subire fin dalla sua nascita l'ira di Era, la moglie di Zeus, che non accettava l'oltraggio arrecatole dal marito. Eracle manifestò però fin da subito la sua forza sovrumana e respinse i vari tentativi di omicidio da parte di Era. Quando Eracle divenne adulto e ebbe dei bambini, Era, accecata dalla rabbia, decise di farlo impazzire a tal punto da far  uccidere a lui stesso i suoi figli. Eracle affranto, chiese consiglio all'oracolo di Apollo, il quale gli consigliò di compiere dodici fatiche per purificarsi dai mali compiuti.

Per quanto riguarda il termine numero inteso come riferimento temporale e valore simbolico troviamo molteplici riferimenti nella Bibbia.
Un  numero che più volte viene utilizzato all'interno delle storie bibliche è il 40, che compare per la prima volta nel racconto del "Diluvio universale", contenuto nel libro della Genesi. Qui si narrano le vicende di Noè , che con la sua famiglia è costretto a restare a bordo dell' arca per quaranta giorni e quaranta notti prima di tornare sulla terra, al fine di sopravvivere all'alluvione mandata da  Dio per sterminare l'umanità.

Diluvio universale, Michelangelo, Cappella Sistina

Il numero 40 ritorna nell'Esodo nella storia di Mosè,  che guida il popolo ebraico per quaranta anni nel deserto, dopo la fuga dall'Egitto, verso la terra di Caanan.
Nei racconti biblici il numero 40 rappresenta simbolicamente il  "cambiamento", ovvero il tempo necessario a una persona o ad un popolo per prepararsi a compiere un cambiamento radicale.
Tradizionalmente il 40 assume questo significato simbolico di trasformazione, anche quando a una donna, che ha partorito, è consigliato un periodo di quarantena(riposo di quaranta giorni) per poi essere pronta ad affrontare una nuova pagina della sua vita.

Maternità, Gustav Klimt

Il periodo di quarantena, che tutto il mondo sta attualmente attraversando a causa della diffusione del Corona Virus, è inteso da molti non solo come un rimedio alla malattia, ma come un'occasione propizia per pensare a una ristrutturazione di tipo economico, politico, sociale e etico, da mettere in atto nel momento in cui si tornerà alla normalità.

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